Giacomo Puccini nasce a Lucca il 22 dicembre del 1858 da una famiglia di musicisti da cinque generazioni. Dopo la precoce morte del padre diventa organista del Duomo, studia al conservatorio di Lucca e in seguito, grazie ad una borsa di studio della Regina Margherita di Savoia, si trasferisce a Milano dove frequenta il conservatorio “G. Verdi” e studia con Amilcare Ponchielli, diplomandosi in composizione nel 1883 con il Capriccio Sinfonico. Negli anni milanesi il Maestro vive come un giovane bohèmien fino all’incontro con l’editore Giulio Ricordi che segna l’inizio alla sua carriera di musicista. Nascono le prime opere: Le Villi (1884) e Edgar (1889). Nel frattempo, dall’unione con Elvira Bonturi, nasce l’unico figlio del Maestro, Antonio. Nel 1891 la famiglia Puccini si trasferisce per l’estate a Torre del Lago, luogo ideale per la caccia e per l’ispirazione musicale. Puccini ne fece il suo rifugio: “Torre del Lago, Gaudio supremo, paradiso, eden empireo, turris eburnea, vas spirituale, reggia…. abitanti 120, 12 case…”
Qui nasceranno molte delle sue opere: Manon Lescaut (1893), La Bohème (1896), Tosca (1900) Madama Butterfly (1904) La Fanciulla del West (1910) La Rondine (1917) Il Trittico (1918).
Lasciata Torre del Lago a causa di una centrale alimentata dalla torba del lago che aveva deturpato l’ambiente, Puccini si trasferisce a Viareggio dove inizia la sua ultima opera Turandot, lasciata incompiuta a causa dell’improvvisa morte avvenuta il 29 novembre 1924 a Bruxelles, in seguito ad un’operazione alla gola. Il Maestro è sepolto nella cappella voluta dal figlio Antonio, nella sua amata casa di Torre del Lago.
Puccini arriva a Torre del Lago nel giugno 1891, in compagnia della moglie Elvira e del figlio Antonio, mentre sta scrivendo la sua terza opera Manon Lescaut. La località prende il nome da un’antica torre di guardia che sorgeva sulla riva del lago di Massaciuccoli, trasformata nel tempo in dimora rustica e abitata dal guardiacaccia Venanzio Barsuglia. Puccini si innamora di Torre del Lago, oasi naturalistica dove la natura è protagonista assoluta, e decide di trascorrere qui l’estate e le successive vacanze, fino a quando, nel 1899 acquista la casa torre e la fa ristrutturare trasformandola nell’attuale abitazione a due piani dal tipico aspetto liberty delle ville borghesi di fine Ottocento, con il lago che lambiva il vialetto intorno alla cancellata del giardino. Puccini trascorre gran parte del suo tempo nella casa di Torre del Lago, modificandone gli arredi e le decorazioni, opera degli amici pittori.
La casa, trasformata in un Museo nel 1925 dal figlio Antonio, conserva intatto l’aspetto originale. Nella sala omnibus si trovano il pianoforte Förster, i ritratti del Maestro in varie epoche della sua vita, la maschera funebre e il paravento, prezioso dono dal Giappone. Le altre stanze come la veranda, la sala dei manoscritti e la cucina raccolgono invece oggetti di vita quotidiana, onorificenze e riconoscimenti da tutto il mondo, quadri degli amici macchiaioli, compagni di vita e di caccia, ritratti di amici e collaboratori del Maestro e le sue ultime parole scritte di pugno dopo l’operazione alla gola. Nella stanza della caccia sono conservati i preziosi fucili, i trofei venatori, le scarpe e gli stivali.
Nel 1926 Giacomo Puccini viene sepolto nella cappella ricavata da un salottino e decorata con le allegorie della musica. Oggi riposa assieme ai suoi famigliari: la moglie Elvira, il figlio Antonio, la nuora Rita e la nipote Simonetta. Nel Museo, rimasto immutato nel tempo, è possibile ritrovare l’ambiente in cui viveva Giacomo Puccini; passeggiando nelle stanze, si assapora l’atmosfera di questo luogo così unico dove il Maestro, nel silenzio della natura, trovava l’ispirazione per le sue immortali melodie.
Correva l’anno 1900 quando Villa Puccini di Torre del Lago, oggi Villa Museo, veniva inaugurata per accogliere la famiglia del Maestro, che la abitò per oltre vent’anni.
119 anni dopo, a partire dal 31 maggio 2019, il piano superiore della dimora vista lago torna a risplendere in tutta la sua semplice raffinatezza, con tessuti e arredi originali, così come Giacomo ed Elvira Puccini lo progettarono all’inizio del secolo scorso.
Nel 2015 grazie al restauro voluto da Simonetta Puccini, nipote e ultima erede del Maestro, fu restaurata la camera da letto dei coniugi Puccini, riportata all’aspetto originale del 1905. In quell’anno fu proprio Giacomo Puccini ad occuparsi del rinnovo degli arredi, prediligendo i toni del verde che gli furono ispirati dalla natura rigogliosa che allora circondava la residenza.
Il primo piano, diviso in due zone, è composto da sette vani.
Nel lato nord sono collocate tre camere da letto ed una stanza lavabo. Qui alloggiavano Giacomo, Elvira e l’unico figlio Antonio. Nel lato sud si trovano altri tre ampi vani, più alcuni stanzini, che venivano usati dai parenti, spesso ospiti di casa Puccini: tra questi ricordiamo Ida, sorella di Elvira e cognata di Giacomo, e Fosca, figlia di primo letto di Elvira e figliastra del Maestro, che visse con i coniugi Puccini fino all’epoca del suo matrimonio con Totò Leonardi nel 1902.
Dopo il ripristino della camera da letto e del vano scale, si sono compiuti i restauri di arredi e decorazioni pittoriche di altre stanze del primo piano. Tra questi lo studio del Maestro, una camera per gli ospiti, una stanza lavabo, un salottino e la cosiddetta “stanza airone”. L’apertura al pubblico di questi ambienti consente di introdurre il visitatore in quei luoghi famigliari sospesi nel tempo, immersi nell’intimità quotidiana e nell’atmosfera della casa tanto cara al compositore.
Lo studio, luminoso e razionale, conserva gli armadi, una comoda poltrona, il grande scrittoio, il bel lampadario e un dipinto di Francesco Fanelli raffigurante il Lago di Massaciuccoli. Tutti arredi originali, come quelli nella stanza a sinistra delle scale che ospitò i parenti di Giacomo ed Elvira e quelli del piccolo salotto.
La camera da letto del figlio Antonio, chiamata “stanza airone”, oggi conserva mobili e oggetti provenienti dalla Casa Natale di Lucca.
Quella che un tempo era la stanza degli ospiti oggi contiene i mobili provenienti dalla Villa di Chiatri: un letto matrimoniale, un guardaroba, due comodini e un cassettone con specchiera in legno d’acero arricchiti da intagli in legno scuro, un orologio francese di porcellana di Sevres, una tazza da puerpera di fine fattura e il servizio da notte per l’acqua. Il pavimento, rivestito in linoleum acquistato dal Maestro a Detroit nei primi anni del 900, ha un originale effetto parquet.
La stanza lavabo, collegata alla camera padronale, è un’importante testimonianza della raffinatezza e la modernità del padrone di casa: dotata di acqua corrente, al suo interno conserva un porta asciugamani, teli di lino con le iniziali GP e un bellissimo paravento di cuoio e legno con rappresentate le eroine delle sue opere.
Lo shop della Villa Museo Puccini, si trova in un contesto molto particolare. Ricavato all’interno dell’antico garage, conserva l’aspetto originale: le pareti affrescate con un finto legno, la buca per le riparazioni delle automobili e le vecchie ruote delle auto del Maestro. Giacomo Puccini, grande appassionato di motori, ha cambiato 15 auto in 23 anni. Fra i vari modelli, una De Dion Bouton, le Lancia e le Isotta Fraschini. Nell’attuale bookshop si possono trovare tanti articoli, dalle pubblicazioni edite dalla Fondazione Simonetta Puccini, volumi d’epoca, spartiti, e tanti gadgets esclusivi. L’attività commerciale è riservata esclusivamente ai visitatori del Museo.
Ingresso ogni 40 minuti. Ultimo ingresso 40 minuti prima dell’ora di chiusura
Nel mese di Novembre: APERTO SOLO SABATO e DOMENICA 10:00/12:40 (ultimo ingresso 12:00) – 14:00/17:20 (ultimo ingresso 16:40)
Dal 1 Dicembre al 31 Gennaio: 10:00/12:40 (ultimo ingresso 12:00) – 14:00/17:20 (ultimo ingresso 16:40)
Dal 1 Febbraio al 31 Marzo: 10:00/12:40 (ultimo ingresso 12:00) – 14:30/17:50 (ultimo ingresso 17:10)
Dal 1 Aprile al 31 Ottobre: 10:00/12:40 (ultimo ingresso 12:00) – 15:00/18:20 (ultimo ingresso 17:40)
Nei giorni delle opere del Festival Pucciniano (Luglio Agosto) 10:00/12:40 (ultimo ingresso 12:00) – 16:00 / 20:40 (ultimo ingresso ore 20:00)
Chiusura
lunedì mattina escluso (dal 1 giugno al 30 settembre) e 25 dicembre.
Visita “Puccini Segreto”
Piano terra e primo piano.
– Intero 7,00 € Adulti e ragazzi oltre 13 anni
– Ridotto 3,00 € bambini dai 6 ai 13 anni
– Gruppo 6,00 € (almeno 15 paganti) servizio su prenotazione
– Gratuito bambini fino a 6 anni
Puccini Segreto: Visita piano terra + Primo piano
– Intero 12,00 € Adulti e ragazzi oltre 13 anni
– Ridotto 3,00 € bambini dai 6 ai 13 anni
– Animali ammessi all’interno del museo portati in braccio dai padroni o legati nel giardino del museo
– Depliant in lingue diverse
– Book-shop
– Servizio guida individuale (su prenotazione)
– Possibile accoglienza nella lingua dei segni
– Accessibilità piano terra: l’unico gradino è provvisto di rampa. Puccini Segreto: presenza di due rampe di scale
I pianoforti di Giacomo Puccini
Nel 2010, i pianoforti di Giacomo Puccini hanno ripreso a suonare. Luca Menicagli, proprietario della ditta Menicagli Pianoforti di Livorno, ha promosso ed eseguito in qualità di sponsor, il restauro dei i due pianoforti presenti nella Villa Museo Puccini di Torre del Lago, Forster e Steinway & Sons. Su questi strumenti Puccini lavorò alla creazione delle sue immortali melodie.
Si tratta di un restauro conservativo, che ha preservato l’originalità di tutto il materiale.
Il tetto e la facciata della Villa Museo di Torre del Lago
Nel 2012, Simonetta Puccini inaugura il restauro del tetto e della facciata della Villa Museo Puccini. Il passare del tempo e l’azione aggressiva degli agenti atmosferici, hanno reso necessario l’intervento, possibile grazie a due sponsor che con generosità e professionalità hanno contribuito ai lavori di restauro.
La ditta Caparol, nelle persone del dr. Klaus Murjahn, socio amministrativo del gruppo Caparol in Germania e del dr. Giorgio Longhi, legale rappresentante di Caparol Italiana, ha curato il restauro della facciata, riportandola al colore di inizio ‘900, mentre una parte del contributo stanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca tramite il suo Presidente dr. Arturo Lattanzi è stato destinato al rifacimento del tetto e nel rispristino dei vialetti del giardino, ad opera della ditta Fabio Francesconi.
Tutto ciò è stato possibile anche grazie alla consulenza e al supporto storico artistico dell’architetto Glauco Borella della Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico, artistico e etnoantropologico delle province di Lucca e Massa Carrara, oggi nostro Consigliere.
Camera da letto di Giacomo ed Elvira Puccini
Nel 2015, la Camera da Letto di Giacomo ed Elvira Puccini è tornata accessibile al pubblico con l’aspetto originale del 1905, quando il Maestro in persona si occupò di rinnovarne gli arredi ispirandosi al verde, al lago e alla natura rigogliosa che circondavano la residenza. Il grande letto in ottone, l’armadio, la toeletta, la scrivania e l’intera mobilia hanno viaggiato indietro nel tempo, al punto che varcando la soglia dell’ambiente fresco di restauro si ha la sensazione di tornare ai primi del ‘900 quando il grande compositore era nel pieno della propria attività e nella casa risuonavano le note delle sue celebri opere.
Il restauro, è stato possibile grazie al contributo di: Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca nella persona del presidente Dr. Arturo Lattanzi, i restauratori Marco Pinna, che ha curato inoltre i restauri pittorici del corridoio e del vano scale, e Massimiliano Tani per le tappezzerie, il prof. Giovanni Godi, l’Architetto Glauco Borella della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Lucca e il professore Peter Apel e la moglie Elke, membri dell’Associazione “Amici delle Case di Giacomo Puccini”.
Il parquet della veranda
Nel novembre 2017 è stato restaurato il parquet della sala da pranzo di Villa Puccini mirato al recupero del pavimento originale in legno del 1905. Il restauro è opera del restauratore Michele Paoletti.
Primo piano
Il 31 maggio 2019, il piano superiore di Villa Puccini è tornato a risplendere in tutta la sua semplice raffinatezza, con tessuti e arredi originali, così come Giacomo ed Elvira Puccini lo progettarono all’inizio del secolo scorso.
Nel lato nord sono collocate tre camere da letto ed una stanza lavabo. Qui alloggiavano Giacomo, Elvira e l’unico figlio Antonio. Nel lato sud si trovano altri tre ampi vani, più alcuni stanzini, per l’alloggio dei parenti che spesso erano ospiti di casa Puccini.
L’apertura al pubblico di questi ambienti attraverso un intervento di allestimento e ripristino delle stanze chiuse dal 1925, il cui mobilio è stato riportato allo stato originale dal restauratore Michele Paoletti, consente di introdurre in quei luoghi famigliari sospesi nel tempo il visitatore, che può immergersi nell’intimità quotidiana e nell’atmosfera della casa tanto cara al compositore.